Riflessioni

La città nova

Tanto gentile e tanto onesto pare
il candidato al consiglio comunale,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
e i giornali no l’ardiscon di criticare.

Egli si va, da solo a laudare,
benignamente d’umiltà vestuto;
e par che sia una cosa da ciel venuta
a miracoli mostrare.

Mostrasi sì piacente a chi lo mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che intender non la può chi non la prova:

e par che de la sua labbia
uno spirito pien d’innocenza si mova,
che va dicendo all’elettore:
vota me e avrai una città nova.

(Antonio Fusco – liberamente tratto dalle rime de “La vita nuova” di Dante Alighieri)

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