Oggi è domenica. E’ il momento giusto per spiegare da dove trae spunto il titolo del libro. Anche se per comprenderne il senso nella storia narrata bisogna arrivare a leggere le ultime pagine del romanzo.
La frase “ogni giorno ha il suo male” viene da uno dei passi più belli del Vangelo: il discorso della montagna di Gesù, riportato da Matteo, che si conclude con le seguenti parole:
” … E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita?
E perché vi affannate per il vestito?
Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.
Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo?
Che cosa berremo?
Che cosa indosseremo?
Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini.
A ciascun giorno basta la sua pena.”
